La danza orientale, conosciuta ai più come danza del ventre, è un’arte antichissima, talmente antica da non poterla collocare nel tempo, si può dire che sia nata insieme all’umanità.
Proprio questa caratteristica la rende una disciplina ancestrale, a tratti tribale e ipnotica.
Spesso sessualizzata e sminuita, la danza del ventre fatica a conquistare uno status che sia paritario a quello di altre danze considerate più “nobili”; la verità è che il raqs sharqi (la sua definizione in arabo), è un’espressione di gioia, sorellanza e legame con la terra, unita a tecnica corporea, capacità di controllo muscolare e leggiadria, un mix di forza e grazia raro da trovare in altre discipline.
La lezione si sviluppa in 3 momenti: riscaldamento, studio della tecnica e coreografia, un occhio attento alla postura e allo studio della propria figura nello spazio, rende la didattica completa e stimolante, aggiungendo la ricerca dello stile personale e della libertà espressiva, si puó raggiungere uno stato d’animo vicino alla catarsi, una parola forte per descrivere le emozioni che avvolgono le ballerine quando diventato un tutt’uno con il ritmo.
